6 dritte per calmare il tuo cane a Capodanno

Feste di Capodanno e…

1 – Fate stancare il cane (di giorno)

Fate in modo che nell’ultimo giorno dell’anno il

2. Tenete Fido al riparo in casa (meglio non da solo)

Per evitare fughe dettate dalla paura, il cane deve essere già a casa – e non in giardino – appena incominciano i fuochi d’artificio: è il posto più sicuro per ridurre al minimo il rumore dei botti e dei petardi per ridurgli lo stress e l’ansia che gli provoca. La cosa migliore da fare sarebbe organizzare una festa di Capodanno con gli amici in casa, in modo che non resti solo: la compagnia umana lo fa sentire protetto.

3. Chiudete tapparelle e finestre

Chiudete le tapparelle o le persiane, serrate le finestre, e tirate le tende per ridurre la stimolazione visiva e sonora dei fuochi d’artificio, dei botti e dei petardi. Se il vostro cane non può vedere le luci dei fuochi d’artificio e il livello di rumore dei botti è attutito, sarà più tranquillo per tutta la sera. 

4. Preparategli una “comfort zone”

Se uscite di casa a festeggiare il Capodanno, e il cane dovrà stare solo, preparate uno “spazio rifugio” in cui potrà ritirarsi. Spostate la sua cuccia nella stanza più tranquilla della casa lasciandogli un osso da rosicchiare e i suoi giocattoli preferiti. Oppure, meglio ancora, comprate un giocattolo nuovo che lo possa divertire e distrarre il più possibile dal rumore dei botti.

5. Musica e Tv ad alto volume

Tenete accese la televisione o la radio, e lasciate un volume alto. Il suono della musica e le immagini dei programmi televisivi alle quali è già abituato sono rassicuranti, e lo possono distrarre dai “terrificanti” e inusuali rumori dei fuochi di artificio.

6. SOS veterinario

Infine, se sapete di avere un cane particolarmente sensibile e pauroso, rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia nei giorni precedenti alla notte di San Silvestro: potrebbe consigliarvi una terapia farmacologica sintomatica per proteggere Fido da un vero e proprio attacco di panico.

Continua la lettura su: https://www.focus.it/ambiente/animali/6-dritte-per-proteggere-cane-da-botti-capodanno Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

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Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini

La percezione visiva è una competenza fondamentale che i bambini sviluppano nei primi anni di vita e che è essenziale per il loro successo accademico e quotidiano. Questa abilità coinvolge la capacità di interpretare e comprendere le informazioni visive, come forme, colori e dimensioni, e di riconoscere e distinguere tra diversi oggetti e immagini. Le schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti educativi progettati per potenziare queste capacità nei bambini, offrendo attività pratiche e coinvolgenti che stimolano il loro sviluppo cognitivo.Le schede didattiche sulla percezione visiva sono utilizzate in ambienti educativi come scuole e asili, ma sono anche utili per l’apprendimento a casa. Offrono una serie di esercizi che aiutano i bambini a migliorare la loro attenzione ai dettagli, la coordinazione occhio-mano e le abilità di riconoscimento visivo. In questo articolo, esploreremo come queste schede possono essere utilizzate efficacemente, quali sono i benefici principali, e come integrare queste attività nella routine educativa dei bambini.A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF il file “Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini“.Indice
Cosa Sono le Schede Didattiche per la Percezione Visiva?Definizione e ScopoLe schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti educativi progettati per aiutare i bambini a sviluppare e affinare le loro capacità di interpretazione visiva. Queste schede includono una varietà di esercizi che stimolano la percezione di forme, colori, dimensioni e pattern. L’obiettivo principale è migliorare le capacità cognitive visive dei bambini, facilitando la loro comprensione e riconoscimento degli stimoli visivi presenti nell’ambiente circostante.Tipologie di Schede DidatticheLe schede didattiche per la percezione visiva possono variare in base ai tipi di esercizi e attività che offrono. Alcune tipologie comuni includono:Esercizi di Riconoscimento delle Forme: Schede che aiutano i bambini a riconoscere e distinguere tra diverse forme geometriche.
Attività di Abbinamento dei Colori: Schede che coinvolgono il riconoscimento e l’abbinamento di colori.
Pattern e Sequenze: Esercizi che richiedono ai bambini di identificare e completare pattern visivi.
Attività di Coordinazione Occhio-Mano: Schede che aiutano a migliorare la coordinazione tra ciò che i bambini vedono e le loro azioni motorie.Benefici delle Schede Didattiche per la Percezione VisivaSviluppo delle Abilità CognitiveLe schede didattiche per la percezione visiva contribuiscono significativamente allo sviluppo delle abilità cognitive dei bambini. Attraverso esercizi che stimolano la capacità di riconoscere e interpretare stimoli visivi, i bambini migliorano la loro attenzione ai dettagli e la loro capacità di risolvere problemi. Questi esercizi aiutano a potenziare le funzioni cognitive come la memoria visiva, la concentrazione e la capacità di osservazione.Miglioramento della Coordinazione Occhio-ManoUn altro importante beneficio delle schede didattiche è il miglioramento della coordinazione occhio-mano. Le attività che richiedono di tracciare, colorare o abbinare oggetti aiutano i bambini a sviluppare una migliore coordinazione tra ciò che vedono e le loro azioni motorie. Questo è particolarmente utile per attività quotidiane come scrivere, disegnare e manipolare oggetti.Potenziamento delle Abilità di Riconoscimento VisivoLe schede didattiche sono progettate per rafforzare le abilità di riconoscimento visivo dei bambini. Riconoscere e distinguere tra forme, colori e pattern è essenziale per il successo in numerosi ambiti, inclusi la matematica, la lettura e la scrittura. Esercitarsi con schede didattiche aiuta i bambini a migliorare la loro capacità di identificare e classificare stimoli visivi.Stimolazione dell’Apprendimento Attivo e CoinvolgenteLe schede didattiche offrono un approccio attivo e coinvolgente all’apprendimento. Utilizzando immagini colorate e attività pratiche, queste schede catturano l’attenzione dei bambini e li incoraggiano a partecipare attivamente all’apprendimento. Questo approccio stimola l’interesse e la motivazione dei bambini, rendendo l’apprendimento della percezione visiva un’esperienza divertente e stimolante.Come Utilizzare le Schede Didattiche per la Percezione VisivaIn Aula: Strategie e ApprocciIn un ambiente scolastico, le schede didattiche possono essere integrate in vari modi:Lezioni Interattive: Utilizza le schede come parte di lezioni interattive per introdurre e rinforzare i concetti di percezione visiva. Puoi organizzare attività di gruppo o individuali che coinvolgano l’uso delle schede.
Giochi Educativi: Trasforma le attività delle schede in giochi educativi per aumentare l’engagement degli studenti. Ad esempio, crea competizioni amichevoli tra gruppi di studenti per completare gli esercizi.
Valutazione delle Competenze: Usa le schede per valutare il progresso dei bambini nelle abilità di percezione visiva. Analizza le risposte e fornisci feedback per migliorare ulteriormente le competenze.A Casa: Attività e CoinvolgimentoAnche a casa, le schede didattiche possono essere un eccellente strumento educativo:Sessioni di Apprendimento: Dedica del tempo regolare per completare le schede insieme a tuo figlio. Questo tempo può essere utilizzato per rinforzare ciò che è stato appreso a scuola e per offrire esercizi extra.
Attività Ludiche: Trasforma le schede in attività ludiche e interattive. Ad esempio, utilizza le schede per creare un percorso a tema visivo che il tuo bambino può esplorare e completare.
Personalizzazione: Adatta le schede in base agli interessi e alle esigenze di tuo figlio. Personalizzare le attività rende l’apprendimento più rilevante e coinvolgente.Suggerimenti Utili per l’Uso delle Schede Didattiche per la Percezione VisivaIntegrare Risorse SupplementariPer un apprendimento più completo, integra le schede didattiche con altre risorse supplementari come libri illustrati, giochi educativi e applicazioni digitali. Queste risorse possono offrire ulteriori opportunità per praticare le abilità di percezione visiva e mantenere l’interesse dei bambini.Monitorare il ProgressoTieniti aggiornato sui progressi del bambino monitorando le sue performance durante l’uso delle schede. Valuta le aree in cui il bambino eccelle e quelle in cui potrebbe necessitare di ulteriore pratica. Questo ti permetterà di adattare le attività e fornire un supporto mirato.Creare Routine di ApprendimentoStabilisci una routine di apprendimento regolare per utilizzare le schede didattiche. La pratica costante aiuta a consolidare le competenze e a garantire un progresso continuo. Puoi pianificare sessioni brevi e frequenti per mantenere l’apprendimento fresco e stimolante.Utilizzare Feedback PositivoIncoraggia il bambino utilizzando feedback positivo durante le attività con le schede. Riconoscere i successi e le migliorie aiuta a motivare il bambino e a rinforzare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento.ConclusioneLe schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti preziosi per aiutare i bambini a sviluppare competenze cognitive e visive fondamentali. Offrendo una varietà di esercizi che stimolano la riconoscenza e l’interpretazione degli stimoli visivi, queste schede contribuiscono a migliorare la coordinazione occhio-mano, le abilità di riconoscimento visivo e le capacità cognitive generali. Integrando queste schede nella routine educativa e personalizzando le attività per soddisfare le esigenze individuali, puoi rendere l’apprendimento della percezione visiva un’esperienza coinvolgente e efficace.Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF il file “Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini, Per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:Domande Frequenti su ‘Percezione Visiva: Schede Didattiche per Bambini’Cosa sono le schede didattiche per la percezione visiva?Le schede didattiche per la percezione visiva sono strumenti educativi progettati per aiutare i bambini a sviluppare e migliorare le loro abilità di riconoscimento e interpretazione degli stimoli visivi. Queste schede includono una varietà di esercizi che stimolano la capacità di riconoscere forme, colori, dimensioni e pattern, e di sviluppare la coordinazione occhio-mano.
Qual è l’obiettivo principale delle schede didattiche sulla percezione visiva?L’obiettivo principale è migliorare le capacità cognitive visive dei bambini, come la loro attenzione ai dettagli, la memoria visiva e la capacità di risolvere problemi visivi. Queste schede mirano a potenziare la capacità dei bambini di distinguere e interpretare le informazioni visive, che sono fondamentali per l’apprendimento e le attività quotidiane.
A quale fascia di età sono destinate queste schede didattiche?Le schede didattiche per la percezione visiva sono generalmente destinate a bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia. Possono essere adattate per diversi livelli di competenza, dai più piccoli ai bambini più grandi, a seconda delle loro esigenze e capacità individuali.
Come posso utilizzare le schede didattiche per la percezione visiva in aula?In aula, puoi utilizzare le schede didattiche come parte delle lezioni di matematica e arte. Organizza attività di gruppo o individuali basate sulle schede, utilizzale per esercizi di rinforzo o come parte di giochi educativi. Le schede possono anche essere impiegate per valutare e monitorare il progresso degli studenti nelle competenze visive.
Possono essere utilizzate anche a casa?Sì, le schede didattiche per la percezione visiva sono ideali anche per l’apprendimento a casa. I genitori possono usarle per rinforzare le competenze apprese a scuola, per offrire esercizi extra o per coinvolgere i bambini in attività educative divertenti. Possono essere integrate in routine di studio regolari o come parte di giochi educativi.
Come posso personalizzare le schede didattiche per mio figlio?Puoi personalizzare le schede didattiche scegliendo esercizi che rispecchiano gli interessi di tuo figlio e adattando la difficoltà degli esercizi in base alle sue competenze. Utilizzare immagini e temi che sono rilevanti e coinvolgenti per tuo figlio può rendere l’apprendimento più interessante e motivante.
Come integrare le schede didattiche nella routine educativa di mio figlio?Puoi integrare le schede didattiche nella routine educativa stabilendo momenti regolari per utilizzarle. Dedica del tempo ogni giorno o settimana per completare le schede, combinandole con altre attività educative. Creare una routine aiuta a consolidare le competenze e a mantenere l’interesse dei bambini per l’apprendimento della percezione visiva.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

COME SUPERARE LO STRESS DA PRESTAZIONE CON LA FILOSOFIA DELLO YOGA

ARTICOLO SCRITTO DA: ANNA ABBATE, AUTRICE E FORMATRICE SCUOLA OLTREAlzi la mano chi non è mai incappato in una situazione che abbia generato ansia!L’ansia, o quello che comunemente indichiamo anche con il termine “stress”, non è altro che una risposta fisiologica ad uno stimolo che proviene dall’esterno. Il nostro organismo reagisce e mette in atto le sue “difese”.Tutti noi, prima o poi, ci siamo imbattuti e confrontati con l’ansia e lo stress. Importante è saper rilevare e cogliere quando questa travalichi la giusta misura e possa connotarsi come un vero e proprio disturbo che va a interferire con il sonno, con la digestione, con emicranie frequenti e molto altro ancora.Viviamo un’epoca altamente “stressante” che impone ritmi di vita frenetici spesso assolutamente innaturali. Siamo immersi in una quotidianità definita da scadenze, orari, appuntamenti ove sovente anche il relax deve essere pianificato.Vediamo fin da piccoli bambini con agende fitte d’impegni sportivi, scolastici, musicali che stentano a trovare un momento “libero” per giocare o anche semplicemente annoiarsi. Perché di questi tempi la noia fa paura: guai avere tempi morti dove potersi trovare a divagare con la mente, con i pensieri, con la fantasia in maniera libera e scevra da qualsiasi costrizione.In questo scenario così rigido, spesso l’ansia e lo stress trovano terreno fertile per accrescersi prendendo il sopravvento nelle nostre vite.Ci si trova in preda a pensieri negativi, a scatti d’ira e rabbia spesso immotivati, non ci si sente all’altezza delle situazioni da affrontare, si teme fortemente il fallimento. Viene poco a poco a mancare l’autostima e la fiducia in sé stessi e nelle potenzialità che ciascuno di noi ha.Questi tre anni pandemici non hanno che accentuato queste situazioni, facendo proliferare anche tra i più giovani stati emotivi di chiusura e isolamento provocati dallo stress nato da mesi di paura, reclusione e isolamento.Chi può essere colto da ansia da prestazione?Mi sento, viste le premesse fatte, di poter pacificamente ammettere che nessuno ne è esente. Tutti potrebbero farsi assoggettare da uno stato d’ansia/ stress da prestazione nei più disparati ambiti della propria vita: gli adulti nell’ambito professionale, sessuale o relazionale, i giovani nell’ambito scolastico, sportivo o relazionale. Quando questo stato ansiogeno si manifesta in maniera preponderante, inevitabilmente compromette il rendimento e gli obiettivi da raggiungere.Il giudizio altrui diventa l’elemento indiscutibile al quale rivolgersi. A tal proposito non aiutano di certo i social che alimentano il bisogno spasmodico di ricevere “like” e amplificano il concetto di “perfezione”. Siamo assuefatti dalla necessità di rincorrere l’apprezzamento degli altri a tutti i costi per sentirci riconosciuti, apprezzati e accettati.Ma gli studenti italiani soffrono di ansia da prestazione e stress?Sarebbe così bello poter scrivere, in qualità di docente, che gli studenti italiani sono  ampiamente felici e appagati, ma purtroppo lo scenario al quale assistiamo da parecchi anni è ben diverso.L’ultimo rapporto sul benessere dei quindicenni pubblicato dall’Osce, a seguito del questionario Pisa 2015 (valutazione internazionale degli studenti), evidenzia come i nostri giovani siano tra gli studenti più ansiosi in ambito scolastico. Il 70% degli studenti anche se preparato per un’interrogazione o un compito si allarma e vive uno stato di ansia e preoccupazione elevato.Il periodo pandemico ha fatto il resto, gettando questi giovani in un ulteriore sconforto. A rincarare la dose del loro malessere, oltre ovviamente all’isolamento forzato, anche la didattica a distanza.All’inizio del 2021 David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, nel corso di un suo intervento all’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato, incentrata sul tema dell’impatto della didattica digitale integrata, metteva in guardia sugli effetti negativi in ambito di apprendimento e benessere psicofisico degli alunni.Il suo intervento in sintesi delineava come la didattica a distanza:provocasse stress e disturbi del sonno;nelle femmine, fosse causa di maggiormente ansia e depressione, mentre nei maschi di rabbia e aggressività;ha aumentato la fruizione di tecnologie anche in bambini troppo piccoli (4 anni) facendo crescere esponenzialmente la media di ore trascorsa al giorno connessi a dei dispositivi.Per quanto concerne i bambini della fascia Scuola dell’Infanzia e Primaria, è stato evidenziato come l’utilizzo di dad possa arrecare danni anche nel processo di apprendimento vero e proprio, poiché manchevole della componente emozionale e fisica. Non basta l’apprendimento nozionistico, è fondamentale la cornice entro la quale l’apprendimento avviene. La relazione e lo scambio in presenza favorisce e stimola emozioni che sono necessarie per apprendere felicemente e in maniera efficace.Negli alunni più grandi, se non vi è stato uno scarto eccessivo in merito al rendimento, si è notato però come lo studio sia diventato molto più passivo, privo di entusiasmo e di personalizzazione.Un dato su tutti, che riassume e fotografa la situazione attuale dei giovani studenti italiani, è l’aumento del 24% di problemi psicologici negli ultimi 3 anni.Dovremmo partire proprio da questo preoccupante dato per approntare il nostro lavoro, preparandoci non solo sulle nostre lezioni frontali di materia ma anche sul come interagire empaticamente con i nostri alunni. Ci sono rimedi e metodi che possono venire in aiuto per superare lo stress?Non mi stancherò mai di parlare dell’efficacia e delle potenzialità che ha la millenaria disciplina dello yoga per distendere le ansie tipiche della nostra cultura occidentale.Lo yoga, o per la precisione gli innumerevoli tipi di yoga derivanti da interpretazioni e scuole di pensiero diverse, si configura come una disciplina che coinvolge allo stesso tempo il corpo e la mente.Siamo abituati a tenere distinte le sensazioni fisiche da quelle mentali. Lo yoga invece ci insegna a prenderci cura di noi, a porci in ascolto delle nostre emozioni e sensazioni interiori ponendole in relazione ai disturbi e malesseri fisici che si manifestano. Già con poche sedute la tensione comincia ad allentarsi, certi nodi cominciano a sciogliersi, l’energia comincia a fluire nuovamente in maniera armonica e naturale. Se ci soffermiamo un attimo a pensare, ci rendiamo conto che uno dei primi sintomi che una persona stressata manifesta spesso è il respiro affannoso.Il respiro è determinante per il nostro benessere psicofisico e dovrebbe essere insegnata fin da bambini la capacità di gestire le emozioni attraverso di esso per essere presenti e consapevoli nel qui ed ora. Quando ci troviamo in uno stato di serenità il nostro respiro è lento, costante, pacato, in una parola “armonioso” con il tutto.Secondo le discipline yogiche il metodo del pranayama, metodo che conduce ad un controllo ritmico del proprio respiro, è una forza di estrema potenza a disposizione dell’uomo.Esercitare il proprio respiro attraverso le tecniche di pranayama aiuta  a consolidare e rafforzare il nostro sistema nervoso e di conseguenza aiuta a controllare stress ed eventuali attacchi d’ansia da prestazione. Imparare a porre attenzione al nostro respiro implica rivolgere un concreto interesse al nostro sentire, al nostro “star bene”. Vi sono innumerevoli tecniche di pranayama da poter esercitare per dare quiete alla nostra mente, attraversata sempre da mille pensieri che non le danno tregua.Per cominciare con una pratica davvero semplice e accessibile a tutti cito la Sama Vritti Pranayama.È indispensabile trovare un luogo della casa, uno spazio accogliente che ci permetta di dedicare del tempo a noi. Trovata la posizione più comoda e congeniale si cominciano a fare inalazioni ed esalazioni della medesima lunghezza. Sarete voi a decidere il ritmo (3s-3s, 4s-4s, 5s-5s…), l’importante che non forziate mai. Imprescindibile è l’ascolto di noi come un tutt’uno corpo e mente.Respirate con calma, con rilassatezza e consapevolezza. Concentratevi proprio sul vostro respiro e null’altro.  Tutto qua?Ebbene sì. Nella sua estrema naturale semplicità, questo tipo di respiro permette già di calmare la frequenza cardiaca, di controllare potenziali eventi di panico e di conseguenza lo stress.Un’altra tecnica potente per portare equilibrio in tutto il corpo quando è fortemente messo sotto pressione è il Pranayama Nadi Shodhana. Si tratta di una respirazione alternata: si espira con una narice, tenendo l’altra chiusa, e s’inspira successivamente con quella precedentemente tappata. Qualche minuto di questa respirazione e il beneficio sarà tangibile in tutto il corpo. È un metodo che innesca una sorta di “pulizia interna”. Mi piace concludere queste riflessioni citando una frase di Thich Nhat Hanh, tratto dal suo libro “La Pace è ogni respiro. Semplici esercizi per le nostre vite stressate” con la quale vi saluto e auguro un “buon respiro”. “Ogni respiro, ogni passo può essere riempito di pace, gioia e serenità.Basta semplicemente essere svegli, essere vivi nel momento presente.” Thich Nhat Hanh

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