Cavo di acciaio teso per strada a Milano, il 24enne cercava “approvazione”. Crepet: non è una ragazzata, è un’emergenza
“Stavo facendo il pagliaccio per assecondare i miei amici. Quando stendevo il cavo mi sentivo partecipe del gruppo ed avevo bisogno di approvazione”. È quello che Alex Baiocco, 24 anni, tre ricoveri per disturbi psichiatrici, ha detto dopo aver teso un cavo di acciaio in una strada di Milano, come riporta Il Corriere della Sera.
Ecco, sempre allo stesso quotidiano, il commento dello psichiatra Paolo Crepet: “Oltre alla noia questi ragazzi non hanno idea della morte. A parte la parentesi della pandemia è una generazione per la quale la morte non esiste. C’è poi una maledetta seduzione nel cercare emozioni che nella vita non hanno. Non gliela danno più l’amore, il sesso o il lavoro”.
“Distacco dalla realtà”
“Molti giovani sono dentro ad un vortice che da un lato porta alla voglia di anestesia e dall’altro alla ricerca di qualcosa che rompa questa anestesia. Quindi vedere cosa succede se vado in
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