Lo scrittore Baccalario: “Il finale a sorpresa che non mi aspettavo dall’IA”
*Questa intervista fa parte di una serie di conversazioni con creativi e professionisti che si misurano, ormai ogni giorno, con i vantaggi e i limiti dell’intelligenza artificiale
ChatGpt, il più famoso esempio di IA generativa, nasce come strumento “magico” per la scrittura. Non solo può migliorarla – criticando e correggendo qualsiasi scritto – ma può anche sostituirsi all’uomo nella stesura di un testo. Tanto da spingere diverse persone a usare l’IA per scrivere interi saggi o romanzi.
Per creare un libro con ChatGpt, “bastano quattro ore”. E su Amazon, per esempio, ce ne sono ormai a centinaia. Ma l’intelligenza artificiale può competere davvero con la creatività umana? E i lettori possono accontentarsi di ciò che scrive una macchina?
Sono le domande che hanno portato Pierdomenico Baccalario, scrittore e sceneggiatore con un curriculum ricco di storie d’avventure per ragazzi, a tentare un esperimento inedito: mettere insieme, nello stesso volume, la stessa storia scritta dall’IA
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