L’impatto del cibo sulla biodiversità

Ciò che mangiamo ha un forte impatto sull’ambiente che ci circonda: non solo in termini di emissioni inquinanti, ma anche per quanto riguarda la biodiversità. Uno studio pubblicato su PLOS ONE ha analizzato l’impatto che 151 piatti appartenenti a diverse culture del mondo hanno sulla sopravvivenza di mammiferi, uccelli e anfibi, e ciò che è emerso è solo in parte ovvio: tra i più impattanti ci sarebbero infatti non unicamente ricette di carne, ma anche piatti vegani e vegetariani a base di riso e legumi.

Per calcolare l’impatto sulla biodiversità gli autori hanno guardato alla ricchezza, lo stato di conservazione e la varietà di mammiferi selvatici, uccelli e anfibi nel terreno agricolo utilizzato per coltivare o allevare ogni ingrediente che componeva il piatto: infine, unendo i dati, hanno calcolato l’impronta di ogni piatto sulla biodiversità.

Non solo carne. Tra i venti piatti a maggior impatto ambientale troviamo diversi tagli di carne brasiliana – come la picanha (il nostro codone di manzo) o la fraldinha (controfiletto inferiore) – e altre ricette a base di carne come il maiale in salsa verde, la coreana yukgaejang (straccetti di manzo e scalogno) o il brodo di pollo.

Non mancano però anche piatti vegani, principalmente indiani, come il dahl di lenticchie (una zuppa), il rajma (a base di fagioli rossi), il chana masala (zuppa di ceci speziata) e le idli (tortine di riso salate).

Amazzonia e industrie indiane. Per quanto riguarda i piatti vegani e vegetariani del subcontinente indiano, il riso e i legumi coltivati industrialmente sono risultati essere quelli con maggiore impatto sulle specie minacciate e sulla varietà della biodiversità. Anche l’agnello e il manzo brasiliano hanno una grande impronta ambientale a causa della deforestazione in Amazzonia e della trasformazione di altri ecosistemi in terreni a pascolo.

Meglio pane e patate. Riso e legumi a parte, i piatti con minor impatto sulla biodiversità sono risultati quelli vegani e vegetariani, amidacei, a base di patate o cereali: tra questi le patate fritte, i pancake di patate tedeschi e la francese baguette, ad esempio.

Le conclusioni. Quanto emerso dallo studio evidenzia l’importanza della scelta degli ingredienti e del luogo dove vengono prodotti in termini di impatto sulla biodiversità: «Piccoli cambiamenti nei piatti che mangiamo e negli ingredienti che scegliamo possono fare una grande differenza e impedire l’estinzione di specie animali», affermano i ricercatori, ricordando che anche piatti vegetariani provenienti da Paesi ad alta biodiversità e con forte pressione umana come l’India possono essere molto dannosi per l’ambiente.

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I Mammiferi: Schede Didattiche per la Scuola Primaria

I mammiferi sono una classe affascinante di creature che popolano il nostro pianeta. Sono animali a sangue caldo, dotati di pelliccia o pelo, ghiandole mammarie e cuore a quattro camere. Questi animali straordinari variano in dimensioni e habitat, ma condividono alcune caratteristiche fondamentali che li rendono unici.
In questo articolo, esploreremo il mondo affascinante dei mammiferi attraverso schede didattiche pensate appositamente per la scuola primaria, con un focus particolare sulle scienze per bambini.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “I Mammiferi: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Scienze per bambini“.
Cos’è un Mammifero?
I mammiferi sono animali vertebrati con alcune caratteristiche chiave. Hanno la pelle coperta di pelo o pelliccia, che li aiuta a regolare la temperatura corporea. Posseggono cuore a quattro camere, il che significa che il loro sangue viene separato in modo efficace, garantendo una distribuzione ottimale di ossigeno. Inoltre, le femmine dei mammiferi producono latte per nutrire i loro piccoli attraverso ghiandole mammarie.
Diversità dei Mammiferi
I mammiferi sono incredibilmente vari in termini di dimensioni, forme e abitudini di vita. Dai minuscoli topi ai giganteschi elefanti, dal volo degli uccelli pipistrello alla nuotata dei delfini, i mammiferi occupano una vasta gamma di nicchie ecologiche. Queste differenze sono spesso il risultato di adattamenti evolutivi alle condizioni ambientali.
Adattamenti Mammiferi
I mammiferi si sono adattati a vivere in una varietà di ambienti, dalle foreste pluviali alle regioni polari. Alcuni hanno sviluppato artigli affilati per la caccia, mentre altri hanno zampe adatte alla corsa o alla scalata. Alcuni mammiferi sono notturni, mentre altri sono diurni. Queste specializzazioni sono cruciali per la loro sopravvivenza.
La Riproduzione nei Mammiferi
Le femmine dei mammiferi producono latte per nutrire i loro piccoli. Questa forma di nutrizione è un vantaggio cruciale che ha contribuito alla loro sopravvivenza. Le ghiandole mammarie si sono evolute per produrre latte con nutrienti essenziali per la crescita dei cuccioli. Questo è un argomento interessante da esplorare con i bambini.
Mammiferi in Pericolo
È importante insegnare ai bambini l’importanza della conservazione dei mammiferi. Molte specie sono a rischio di estinzione a causa dell’attività umana, come la deforestazione e la caccia eccessiva. Possiamo incoraggiare i giovani a diventare attivisti per la conservazione e a impegnarsi nella protezione delle specie in pericolo.
Schede Didattiche sui Mammiferi per la Scuola Primaria

Cos’è un Mammifero? – In questa sezione, introdurremo ai bambini la definizione di mammifero e spiegheremo le principali caratteristiche che li distinguono dagli altri animali. Saranno inclusi esempi di mammiferi noti, come cani, gatti e elefanti.

Dove Vivono i Mammiferi? – I mammiferi si trovano in una vasta gamma di habitat in tutto il mondo. Questa sezione illustrerà i diversi tipi di habitat in cui vivono i mammiferi, dai deserti alle foreste tropicali, e come si sono adattati a queste diverse condizioni.

La Struttura del Corpo dei Mammiferi – Qui esploreremo la struttura del corpo dei mammiferi, inclusi i loro organi sensoriali, le zampe e le diverse modalità di locomozione. Sarà enfatizzata l’importanza di queste caratteristiche nella sopravvivenza dei mammiferi.

La Riproduzione dei Mammiferi – I mammiferi hanno un modo unico di riprodursi, con le madri che allattano i loro piccoli con il latte materno. Questa sezione spiegherà il ciclo di vita dei mammiferi e come si prendono cura dei loro cuccioli.

Mammiferi in Via di Estinzione – Sarà introdotta la triste realtà dell’estinzione di alcune specie di mammiferi a causa dell’attività umana. Gli studenti saranno incoraggiati a riflettere sull’importanza della conservazione della fauna selvatica.

Attività Pratiche – In questa sezione, proporremo attività pratiche legate all’apprendimento sui mammiferi, come la creazione di maschere di animali, la realizzazione di tracce e impronte, e la costruzione di modelli di mammiferi.

Conclusioni
Le schede didattiche sui mammiferi per la scuola primaria sono uno strumento educativo prezioso per insegnare ai bambini l’importanza della diversità della vita sulla Terra e il ruolo che i mammiferi svolgono nell’ecosistema. Questo approccio interattivo all’apprendimento aiuterà gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza e apprezzamento per il mondo naturale che li circonda.
Nel promuovere la curiosità e l’entusiasmo dei bambini per i mammiferi, si può incoraggiare ulteriormente l’apprendimento attraverso visite a zoo, riserve naturali e musei di storia naturale. Inoltre, la lettura di libri e la visione di documentari sulla vita dei mammiferi possono ampliare ulteriormente la loro conoscenza.
In conclusione, le schede didattiche sui mammiferi per la scuola primaria sono un modo eccellente per coinvolgere i bambini nell’apprendimento divertente e significativo sulla natura e sull’importanza della conservazione della fauna selvatica. Queste risorse educative forniranno una base solida per la loro comprensione dei mammiferi e del mondo naturale in generale.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “I Mammiferi: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Scienze per bambini” (PASS), basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

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Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

La dieta vegana protegge dalla covid?

Adottare una dieta vegana o vegetariana aiuterebbe a prevenire il rischio di contrarre la covid: è quanto afferma uno studio pubblicato su BMJ Nutrition, Prevention and Health, che ha coinvolto poco più di 700 partecipanti onnivori e vegetariani o vegani e ha cercato di capire se la loro dieta influisse sul rischio di ammalarsi di covid. Nonostante i risultati pendano a favore di una dieta a base vegetale, vi sono esperti che non sono affatto convinti che evitare la carne ci protegga dal rischio di contagio.

Lo studio. Il team ha coinvolto 702 brasiliani adulti tra marzo e luglio 2022 e li ha divisi in due gruppi: chi mangiava di tutto (424 persone) e chi si nutriva di una dieta prevalentemente a base vegetale (278 persone). Il secondo gruppo è poi stato ulteriormente suddiviso in due categorie: i flexitariani (chi mangia sporadicamente carne) e i vegetariani/vegani. Tra tutti i 702 volontari, 330 hanno contratto la covid – 224 con sintomi lievi, 106 con sintomi moderati.

Dai dati è emerso che ad ammalarsi erano soprattutto gli onnivori (52% contro il 40% del gruppo degli “erbivori”), che riportavano più spesso sintomi moderati (18% contro 11%). Chi non mangiava carne era in generale più sano, faceva più attività fisica, era meno frequentemente obeso e meno affetto da patologie pregresse – tutti fattori, sottolineano gli autori, che aumentano il rischio di contrarre la covid in forma più grave. Lo studio ha concluso che chi adotta una dieta a base vegetale ha dunque una probabilità del 39% inferiore di infettarsi rispetto agli onnivori.

Alcune perplessità. Diversi esperti, però, non sono d’accordo con quanto scoperto: «Affermare che le diete a base vegetale prevengono l’infezione da coronavirus è prematuro e ingiustificato», commenta Gavin Stewart della Newcastle University, sottolineando anche il numero ridotto di partecipanti alla ricerca e la sua natura osservazionale. Quanto scoperto cozza inoltre con i risultati di altri studi, che evidenziano come alcuni importanti sostanze nutritive che aiutano a combattere la covid siano più facili da ottenere da una dieta onnivora.

Un altro aspetto da tenere presente quando si guarda ai risultati dello studio è che i dati raccolti si basano su quanto riferito dai volontari stessi, e potrebbero quindi non essere precisi: qualche partecipante potrebbe aver contratto la covid in modo asintomatico, qualcun altro potrebbe aver mentito riguardo le proprie abitudini alimentari.

C’è una ragione di più. A prescindere dalla covid, ci sono diversi motivi per cui ridurre il consumo di carne è un’ottima idea: non solo per la nostra salute, ma anche per quella dell’ambiente e, ultimo ma non ultimo, per amore degli animali.

E chi non riesce a rinunciare al sapore di una bella bistecca, può sempre provare la carne coltivata.

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9 cose che forse non sai su vegani e vegetariani

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