Perché gli uccelli mangiano tanta cacca?

Lo sapevate? Gli uccelli mangiano tantissima cacca, e nessuno sa perché. È curioso, considerato che sono tra gli animali più studiati dalla zoologia, e sono stati una passione di alcuni dei più grandi scienziati di sempre (pensate a Darwin). Eppure, per qualche motivo, il fatto che si nutrano di feci in grande quantità è “un comportamento poco compreso”, scrive in uno studio pubblicato su Biological Reviews Alice Dunbar della University of South Australia, che ha provato a mettere insieme tutto quello che sappiamo sulla coprofagia dei volatili, e a suggerire qualche possibile interpretazione di questa abitudine apparentemente disgustosa.

Cacca dappertutto. La coprofagia nel regno animale non è una stranezza, ed è ben studiata in particolare tra gli insetti e i mammiferi. Negli uccelli è un campo relativamente nuovo, ma che è esploso negli ultimi vent’anni: in questo periodo sono state osservate per la prima volta una lunga lista di specie coprofaghe, dallo struzzo alle anatre a diversi avvoltoi. Non solo: ci sono specie che preferiscono la propria cacca, altre che invece non fanno distinzioni, e mangiano anche quella di cani, balene, mucche, puma… E pare anche che non ci sia un’età per questa passione: negli struzzi, per esempio, i pulcini vengono nutriti (anche) a feci, mentre al contrario ci sono uccelli come il pettirosso nei quali sono i genitori a papparsi la cacca dei figli.

Perché tanta cacca? Le possibili spiegazioni di questo comportamento sono molteplici, e lo studio prova a compilarle. Potrebbe essere un modo per mantenere vivo e sano il microbioma intestinale dei pulcini, come succede anche in noi umani con il trapianto di feci. Nei casi in cui è il genitore a ingollare il regalino del figlio, potrebbe trattarsi di un tentativo di tenere pulito il nido, oppure di un metodo per recuperare alcuni batteri persi nel corso della cova e dell’allevamento, “rubandoli” ai figli giovani e sani. E in certi casi, le feci di altre specie contengono nutrienti che gli uccelli potrebbero fare fatica a recuperare altrove. Insomma, le possibilità sono parecchie, e secondo Alice Dunbar è arrivato il momento di studiarle.

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Un “libro esploso” per mostrare la tua emozione!

Per realizzare questo “LIBRO ESPLOSO” con gli studenti delle classi prime abbiamo riflettuto sulle nostre emozioni chiedendoci se è possibile RAPPRESENTARE graficamente un’emozione. Con l’aiuto di alcuni artisti come Kandinskij, Pollock, Klee e con la lettura di albi illustrati sul tema delle emozioni abbiamo concluso che ognuno di noi può imparare ad esprimere le proprie emozioni, verbalmente e anche attraverso l’arte.

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Per creare questo libro prima di tutto abbiamo pensato ad una emozione precisa, concentrandoci su quello che proviamo, sulle sensazioni, i colori e le immagini che questo sentimento suscita in noi. Sul retro di un foglio da disegno di 24x33cm abbiamo disegnato una griglia con 12 quadrati di misura 8x8cm. Dopo aver girato il foglio abbiamo cominciato a disegnare liberamente, pensando all’emozione che volevamo rappresentare. Ci siamo concentrati soprattutto sui COLORI che secondo noi evocano meglio l’emozione scelta.

Oltre al foglio per il disegno principale abbiamo preparato 3 fogli da fotocopia ritagliati in un formato quadrato di 18x18cm: questi ci serviranno successivamente per assemblare il libro.

Per questa rappresentazione abbiamo usato una TECNICA MISTA, cominciando a disegnare con i PASTELLI AD OLIO linee e forme che vogliono evocare la nostra emozione. Dopo i pastelli abbiamo usato gli ACQUERELLI, sfruttando le differenze di assorbimento delle varie superfici per creare effetti diversi. Successivamente abbiamo aggiunto delle parti a COLLAGE, con forme, immagini o anche parole evocative.

la consegna prevede di RIEMPIRE TUTTO IL FOGLIO di forme e colori, senza lasciare bordi o spazi bianchi. Qui sotto vediamo il lavoro di disegno:

Dopo aver realizzato il disegno a tecnica mista abbiamo costruito il libro “origami” seguendo le istruzioni di questo video tutorial, dove viene spiegato molto accuratamente come piegare la carta e soprattutto come incollare i tre fogli tra di loro:

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Una volta preparati i nostri libretti di carta abbiamo ritagliato il disegno delle emozioni seguendo la griglia disegnata sul retro e abbiamo incollato i pezzi in ordine sparso sulle “pagine” del libretto. Alcuni quadrati devono essere tagliati anche lungo la diagonale, per permettere la piegatura agevole del libro.

Sempre seguendo le istruzioni del video tutorial abbiamo creato anche una “copertina” con due cartoncini foderati con le pagine di una rivista. Su uno dei cartoncini è stato incollato un nastrino per chiudere il libricino con un fiocco. Da ogni disegno è avanzato un quadratino, tutti i quadratini avanzati sono stati incollati sul poster delle nostre emozioni. Per concludere il lavoro ogni studente ha creato un piccolo video con la App CapCut su iPad, e poi i vari clip sono stati uniti in un unico video che potete vedere all’inizio di questo post.

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