C’è una cincia che gesticola con le ali

Il metodo principale di comunicazione degli uccelli, non serve spiegarlo, è la voce: il loro canto serve per trasmettere ogni tipo di informazione e, diciamo così, tenersi in contatto. Non è l’unico, però: ci sono uccelli che comunicano con il colore delle loro piume, altri che danzano per conquistare una femmina… E poi c’è la cincia del Giappone, Parus minor, che come dice un nuovo studio pubblicato su Current Biology usa le ali in un modo che pensavamo fosse presente solo nei primati: quando devono indicare al partner “entra pure nel nido prima di me”, lo fanno frullando le ali in un gesto di invito, non dissimile da quello che facciamo noi con le mani.

“Prego, prima tu”. Non è la prima volta che la cincia del Giappone finisce tra le news scientifiche: già nel 2016 avevamo scoperto che il loro canto è complesso e ha addirittura una sintassi. È stato proprio quello studio a convincere Toshitaka Suzuki dell’università di Tokyo a investigare altri possibili metodi di comunicazione in questo uccello. L’ha fatto osservando otto coppie di cince nel periodo in cui queste stavano allevando i loro pulcini, portando loro il cibo direttamente al nido. In questo modo, Suzuki e il suo team hanno potuto osservare un fenomeno interessante: ogni volta che c’era da entrare nel nido, uno dei due uccelli si metteva sulla soglia e muoveva le ali, “invitando” l’altro a entrare per primo, per poi seguirlo. Il gesto non è necessariamente legato al sesso della cincia, ma le femmine lo fanno più spesso, almeno stando alle osservazioni di Suzuki.

Ali libere. In totale, il team di Tokyo ha osservato 320 ingressi al nido, notando anche episodi nei quali nessuna delle due cince agitava le ali: in quel caso, era sempre la femmina a entrare per prima in casa. Inoltre, non ci sono casi osservati di “inviti all’ingresso” compiuti al di fuori della coppia: si tratta dunque di un gesto di grande familiarità. Secondo lo studio, c’è un parallelo tra questo comportamento della cincia del Giappone e la nostra gestualità: noi umani abbiamo evoluto questo tipo di linguaggio perché il bipedalismo ci ha lasciato le braccia libere, e le cince, quando sono appollaiate su un ramo, si trovano nella stessa condizione con le ali.

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