Un po’ di ottimismo dalle lettere di Google!
Avete visto il doodle proposto da Google in occasione dell’Earth Day 2024, la Giornata della Terra? La grande G ne ha scelto uno davvero insolito per rappresentare i progressi contro il cambiamento climatico. Nel logo costruito per questa occasione, le lettere di Google ci mostrano luoghi del mondo in cui persone, comunità e governi lavorano per proteggere la bellezza naturale del pianeta, la biodiversità e le risorse. Questi esempi – si legge nella pagina di Google dedicata al progetto – offrono la promessa di speranza e ottimismo, ma ci ricordano anche che c’è molto altro da fare per affrontare la crisi climatica e la perdita di biodiversità, come del resto emerge dal report pubblicato proprio oggi dagli scienziati del progetto Copernicus.
In particolare: la lettera G è formata dalle Isole Turks e Caicos (territorio britannico d’oltremare nell’oceano Atlantico, a sud-est delle Bahamas), che ospitano importanti aree di biodiversità e dove sono in corso progetti mirati ad affrontare le sfide ambientali in corso, tra cui la protezione delle risorse naturali e delle barriere coralline e il ripristino delle specie in via di estinzione come l’iguana delle Isole Turks e Caicos.
La foto della prima O ci mostra il Parco Nazionale di Scorpion Reef nel Messico. Si tratta della più grande barriera corallina nel sud del Golfo del Messico. L’area marina protetta, che è riserva della biosfera Unesco, serve da rifugio per coralli e diverse specie di uccelli e tartarughe in pericolo.
La seconda O è tratta dal Parco Nazionale di Vatnajökull, Islanda. Insituito come parco nazionale nel 2008, questo sito, del patrimonio mondiale dell’UNESCO, protegge l’ecosistema intorno al più grande ghiacciaio d’Europa. Qui esiste una rara combinazione di vulcani e ghiaccio glaciale.
La G è associata al Parco Nazionale di Jaú, Brasile. Nota anche come Parque Nacional do Jaú, rappresenta una delle riserve forestali più grandi del Sud America. Situato nel cuore della foresta pluviale amazzonica, protegge una vasta gamma di specie, tra cui il gatto tigre, il giaguaro, la lontra gigante e il lamantino amazzonico.
La foto della L mostra la Grande Muraglia Verde, in Nigeria. L’iniziativa, lanciata nel 2007 dall’Unione Africana contrasta la desertificazione in Africa, da un lato piantando alberi e altra vegetazione, dall’altro diffondendo pratiche di gestione sostenibile del territorio. Questo fornisce anche maggiori opportunità economiche alle persone e alle comunità delle zone interessate, con una conseutente maggiore sicurezza alimentare.
Infine la E: si tratta delle Riserve Naturali delle Isole Pilbara, Australia. È una delle 20 riserve naturali in Australia che aiutano a proteggere ecosistemi fragili, habitat naturali sempre più rari e diverse specie minacciate o in pericolo, tra cui più specie di tartarughe marine, uccelli costieri e uccelli marini.
Queste immagini satellitari, fornite da Airbus, CNES/Airbus, Copernicus, Maxar Technology e USGS/NASA Landsat, vogliono testimoniare – secondo le intenzioni di Google – come sempre più persone si adoperino per vivere in modo più sostenibile.
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