La spaventosa eruzione del Monte Ruang

In questo momento ci sono almeno una quindicina di vulcani attivi sulla Terra. Ma, per ora, nessuno di questi vulcani sta mettendo in pericolo esseri umani, a eccezione del Monte Ruang, in Indonesia, che nell’ultima settimana ha già eruttato tre volte, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

Durante l’ultimo evento, verificatosi nella notte tra il 17 e il18 aprile 2024, il vulcano ha sparato ceneri fino a a 23.000 metri di quota, probabilmente inserendo aerosol nella stratosfera, lo strato d’atmosfera che sta sopra alla troposfera, dove viviamo.

Influenze sul clima. Questo fenomeno crea apprensione tra gli scienziati perché quando il materiale entra nella stratosfera può essere trasportato anche a grandi distanze, creando un velo ai raggi solari che arrivano sulla Terra. E questo può causare un raffreddamento dell’atmosfera stessa. Come successe nel 1991 quando eruttò il Pinatubo, un vulcano delle Filippine che rimase attivo per alcune settimane. Un solo evento, come quello registrato con il Monte Ruang, può non avere alcun effetto, ma se le eruzioni si susseguiranno, come è prevedibile, potranno esserci numerose ricadute sul clima.

Monte Ruang - Eruzione

L’eruzione del Monte Ruang, in Indonesia, il 19 aprile 2024.
© BASARNAS / Handout/Anadolu/ Getty Images

In allarme. Il vulcano fa parte della provincia indonesiana del Sulawesi settentrionale, nell’arcipelago delle Isole Sangihe a circa 90 chilometri a nord-nordest di Manado, la capitale della provincia. L’agenzia nazionale indonesiana per la gestione dei disastri ha dichiarato su X che la situazione al momento, corrisponde a un livello 3 su una scala da 1 a 4, dove 4 rappresenta il livello più grave, un livello catastrofico.

Ceneri a ovest e a est. Esistono nove centri in tutto il mondo che monitorano la posizione e il movimento delle nubi di cenere vulcanica, che possono rappresentare un pericolo per l’aviazione, in quanto non vengono intercettate dai radar. Il Volcanic Ash Advisory Centre di Darwin, in Australia, che è supervisionato dall’Australian Bureau of Meteorology, ha osservato «due strati di cenere vulcanica distinguibili sul satellite [in superficie e a 15.500 metri di quota] in movimento da ovest a sud-ovest e si prevede che si dissiperanno entro 12 alle 18 ore». A quote più elevate però le ceneri si stavano spostando verso est.

Una valanga di fulmini. L’ultima eruzione ha prodotto fulmini molto intensi: si formano a causa dell’attrito tra le particelle di cenere e le molecole dell’aria producendo scariche statiche. Chris Vagasky, direttore del Wisconsin Environmental Mesonet, una rete di stazioni di monitoraggio meteorologico e del suolo, ha riferito che sono stati rilevati quasi 4.000 fulmini associati all’eruzione del Ruang nell’arco di una sola ora.

Quando nel gennaio del 2022 esplose il vulcano Hunga Tonga-Hunga, alcune rilevazioni raccontano che l’eruzione diede vita a più di 400.000 fulmini. La cima del Ruang si trova a 3.607 metri sopra il livello del mare e ha una caldera larga circa 3,2 chilometri.

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La spaventosa eruzione del Monte Ruang

In questo momento ci sono almeno una quindicina di vulcani attivi sulla Terra. Ma, per ora, nessuno di questi vulcani sta mettendo in pericolo esseri umani, a eccezione del Monte Ruang, in Indonesia, che nell’ultima settimana ha già eruttato tre volte, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.
Durante l’ultimo evento, verificatosi nella notte tra il 17 e il18 aprile 2024, il vulcano ha sparato ceneri fino a a 23.000 metri di quota, probabilmente inserendo aerosol nella stratosfera, lo strato d’atmosfera che sta sopra alla troposfera, dove viviamo.

Influenze sul clima. Questo fenomeno crea apprensione tra gli scienziati perché quando il materiale entra nella stratosfera può essere trasportato anche a grandi distanze, creando un velo ai raggi solari che arrivano sulla Terra. E questo può causare un raffreddamento dell’atmosfera stessa. Come successe nel 1991 quando eruttò il Pinatubo, un vulcano delle Filippine che rimase attivo per alcune settimane. Un solo evento, come quello registrato con il Monte Ruang, può non avere alcun effetto, ma se le eruzioni si susseguiranno, come è prevedibile, potranno esserci numerose ricadute sul clima.

L’eruzione del Monte Ruang, in Indonesia, il 19 aprile 2024.
© BASARNAS / Handout/Anadolu/ Getty Images

In allarme. Il vulcano fa parte della provincia indonesiana del Sulawesi settentrionale, nell’arcipelago delle Isole Sangihe a circa 90 chilometri a nord-nordest di Manado, la capitale della provincia. L’agenzia nazionale indonesiana per la gestione dei disastri ha dichiarato su X che la situazione al momento, corrisponde a un livello 3 su una scala da 1 a 4, dove 4 rappresenta il livello più grave, un livello catastrofico.

Ceneri a ovest e a est. Esistono nove centri in tutto il mondo che monitorano la posizione e il movimento delle nubi di cenere vulcanica, che possono rappresentare un pericolo per l’aviazione, in quanto non vengono intercettate dai radar. Il Volcanic Ash Advisory Centre di Darwin, in Australia, che è supervisionato dall’Australian Bureau of Meteorology, ha osservato «due strati di cenere vulcanica distinguibili sul satellite [in superficie e a 15.500 metri di quota] in movimento da ovest a sud-ovest e si prevede che si dissiperanno entro 12 alle 18 ore». A quote più elevate però le ceneri si stavano spostando verso est.

Una valanga di fulmini. L’ultima eruzione ha prodotto fulmini molto intensi: si formano a causa dell’attrito tra le particelle di cenere e le molecole dell’aria producendo scariche statiche. Chris Vagasky, direttore del Wisconsin Environmental Mesonet, una rete di stazioni di monitoraggio meteorologico e del suolo, ha riferito che sono stati rilevati quasi 4.000 fulmini associati all’eruzione del Ruang nell’arco di una sola ora.

Quando nel gennaio del 2022 esplose il vulcano Hunga Tonga-Hunga, alcune rilevazioni raccontano che l’eruzione diede vita a più di 400.000 fulmini. La cima del Ruang si trova a 3.607 metri sopra il livello del mare e ha una caldera larga circa 3,2 chilometri.

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