Nuovo anno scolastico: hanno ancora senso le punizioni?
All’inizio del nuovo anno scolastico le chiedo che cosa pensa di quei contesti scolastici in cui vige un approccio sanzionatorio e punitivo che fa “patire a tutti i compagni” le azioni maldestre messe in atto da un solo membro della classe. Perché è modalità sempre più diffusa per gestire gli errori di singoli elementi irruenti della classe fare ricorso alla punizione dell’intero gruppo, tramite mole di compiti inaccettabile, assegnati con la dicitura “compiti di punizione”, oltre che note di classe? Spesso i docenti si comportano così affermando che la classe è un gruppo e che i bravi devono responsabilizzare i “cattivi” venendo puniti anch’essi ingiustamente. Io trovo tutto ciò retrogrado e antipedagogico, perché rende lo studio odioso, lo trasforma in punizione e gli toglie quella dimensione di scoperta e piacere che dovrebbe invece mantenere. Inoltre, con questo approccio si toglie agli adulti il loro
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