Perché i panda si spalmano cacca di cavallo?

La cacca dei cavalli servirebbe ai panda a stare più caldi. E, se ve lo state chiedendo, la risposta è sì: nelle foreste della Cina, i panda giganti hanno l’abitudine di localizzare una pila di escrementi deposti da un cavallo di passaggio (se freschi, meglio), di rotolarsi dentro e di finire di spalmarsi per bene con le zampe. Il comportamento è stato documentato da un team guidato da Fuwen Wei, biologo dell’Accademia cinese delle scienze: le osservazioni, effettuate con fototrappole, sono durate anni.

Anche gli orsi. Fuwen Wei ha anche indagato sulle ragioni che portano gli adorabili orsi bianchi e neri a rotolarsi nella cacca. Un’analisi chimica del letame ha rivelato la presenza negli escrementi di due dei composti chiamati sesquiterpeni, che si trovano anche nelle piante. Queste sostanze sono state spalmate sulle zampe e sulla pelliccia di topi in laboratorio: l’effetto è stato di rendere i piccoli roditori insensibili alle basse temperature. Altre analisi hanno mostrato che i sesquiterpeni agiscono su un tipo di proteine che “rilevano” il freddo. I panda, in effetti, vanno in cerca di letame in autunno e inverno, dunque i ricercatori cinesi teorizzano che l’obiettivo sia… sentire meno freddo. 

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La respirazione delle piante: un tema di scienze per la Scuola Primaria

La respirazione delle piante è un argomento affascinante e importante per i bambini della scuola primaria, poiché consente loro di comprendere come funzionano questi esseri viventi e quale ruolo svolgono nel nostro ecosistema.
In questo articolo, approfondiremo dettagliatamente il processo della respirazione delle piante, illustrando le varie fasi e le differenze rispetto alla respirazione degli animali. Inoltre, esamineremo l’importanza di questo processo nella vita delle piante e nel mantenimento del nostro pianeta. Infine, concluderemo con alcuni suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema e realizzare attività didattiche stimolanti.
Cos’è la respirazione delle piante?
La respirazione delle piante è un processo biologico attraverso il quale le piante producono energia per sostenere le loro funzioni vitali. Durante questo processo, le piante utilizzano ossigeno e nutrienti per produrre energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato), rilasciando anidride carbonica e acqua come prodotti di scarto.
Fasi della respirazione delle piante
La respirazione delle piante avviene principalmente in due fasi: glicolisi e ciclo di Krebs. La glicolisi è la fase iniziale, durante la quale il glucosio viene trasformato in una molecola di piruvato, producendo energia e molecole di NADH. Il ciclo di Krebs, invece, è la fase finale del processo, in cui il piruvato viene ulteriormente trasformato, generando energia, anidride carbonica e acqua.
Differenze tra la respirazione delle piante e quella degli animali
Sebbene la respirazione delle piante e degli animali sia simile in termini di processo biochimico, ci sono alcune differenze chiave. Innanzitutto, le piante sono capaci di fotosintesi, un processo attraverso il quale producono glucosio e ossigeno utilizzando luce solare, anidride carbonica e acqua. Gli animali, invece, devono ottenere il glucosio attraverso l’alimentazione. Inoltre, le piante sono in grado di respirare sia attraverso le foglie che attraverso le radici, mentre gli animali utilizzano organi specifici come polmoni o branchie per la respirazione.
L’importanza della respirazione delle piante per l’ecosistema
La respirazione delle piante svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio del nostro ecosistema. Grazie alla fotosintesi, le piante producono ossigeno, che è essenziale per la vita di tutti gli organismi aerobici, inclusi gli esseri umani. Inoltre, la respirazione delle piante contribuisce a regolare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Creazione di un portfolio sul tema della respirazione delle piante
Incoraggiare i bambini a creare un portfolio sul tema della respirazione delle piante, in cui possono raccogliere tutti i loro disegni, schemi, esperimenti e riflessioni sul tema. Questo portfolio può essere un ottimo modo per valutare il loro apprendimento e per permettere loro di condividere le loro scoperte con i compagni di classe e le famiglie.
La respirazione delle piante nelle diverse stagioni
Approfondire la conoscenza dei bambini sulla respirazione delle piante, discutendo di come questo processo possa variare nelle diverse stagioni dell’anno. Ad esempio, durante la primavera e l’estate, quando la luce solare è più intensa e le giornate sono più lunghe, la fotosintesi e la respirazione delle piante sono più attive. Al contrario, durante l’autunno e l’inverno, la luce solare è più debole e le giornate sono più brevi, il che porta a una riduzione dell’attività fotosintetica e respiratoria delle piante.
Adattamenti delle piante all’ambiente
Infine, esplorare con i bambini come le piante si siano adattate a vivere in diversi ambienti attraverso variazioni nel loro processo di respirazione. Ad esempio, alcune piante che vivono in ambienti aridi e desertici, come i cactus, hanno sviluppato un processo di respirazione chiamato fotosintesi CAM, che consente loro di conservare l’acqua e di sopravvivere in condizioni estreme. Allo stesso modo, le piante che vivono in ambienti acquatici, come le ninfee, hanno sviluppato adattamenti specifici che permettono loro di assorbire ossigeno dall’acqua attraverso le radici.
Attività didattiche sul tema della respirazione delle piante
Per rendere l’apprendimento della respirazione delle piante più coinvolgente e interattivo per i bambini della scuola primaria, è possibile organizzare diverse attività didattiche che stimolino la loro curiosità e la loro comprensione del tema. Ecco alcuni esempi di attività:

Esperimenti con piante: I bambini possono osservare il processo di fotosintesi e respirazione delle piante realizzando esperimenti semplici, come quello del bicchiere d’acqua e della pianta. In questo esperimento, si mette una pianta in un bicchiere d’acqua e si copre con un sacchetto di plastica trasparente. I bambini possono osservare come si formano goccioline d’acqua all’interno del sacchetto, dimostrando la produzione di ossigeno e acqua durante la fotosintesi.

Disegni e schemi: Chiedere ai bambini di creare disegni o schemi che illustrino il processo della respirazione delle piante, evidenziando le fasi principali e i prodotti del processo. Questo aiuterà i bambini a visualizzare e memorizzare meglio le informazioni.

Gioco di ruolo: Organizzare un gioco di ruolo in cui i bambini rappresentano le diverse parti di una pianta (foglie, radici, stelo) e i vari elementi coinvolti nel processo di respirazione (ossigeno, anidride carbonica, energia). In questo modo, i bambini possono imparare il processo in modo divertente e interattivo.

Discussione e riflessione: Stimolare i bambini a riflettere sull’importanza della respirazione delle piante per la vita sulla Terra, chiedendo loro di pensare a come il nostro pianeta sarebbe diverso senza piante e come possiamo proteggere e conservare le piante per il futuro.

Suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema:

Visitare un giardino botanico o un’area naturale con diverse specie di piante per osservare direttamente le piante nel loro ambiente naturale e discutere delle loro caratteristiche.

Visionare video o documentari sulle piante e sulla respirazione delle piante per ampliare le conoscenze sul tema e stimolare ulteriori discussioni in classe.
Invitare un esperto di botanica o un giardiniere a parlare ai bambini della respirazione delle piante e del loro lavoro con le piante, offrendo un’opportunità per fare domande e apprendere da una fonte esperta.
Organizzare un progetto di piantumazione di alberi o un’attività di giardinaggio nella scuola, coinvolgendo i bambini nella cura delle piante e nella comprensione del loro ruolo nell’ecosistema.

Per concludere, la respirazione delle piante è un tema affascinante e rilevante per i bambini della scuola primaria, che offre numerosi spunti per attività didattiche coinvolgenti e stimolanti. Approfondendo questo tema, i bambini non solo acquisiranno una maggiore comprensione del funzionamento delle piante e del loro ruolo nell’ecosistema, ma saranno anche motivati a proteggere e conservare queste risorse preziose per il nostro pianeta. Speriamo che le informazioni e le idee presentate in questo articolo possano essere utili per l’insegnamento e l’apprendimento della respirazione delle piante nella scuola primaria.

Potete scaricare e stampare gratuitamente le Schede Didattiche su “La respirazione delle piante per la Scuola Primaria”, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

I panda usano gli alberi come social network

“Il panda è un animale solitario…”: così si legge spesso riguardo a uno degli orsi più famosi (e fragili) del mondo. I panda passano molto tempo da soli, e i branchi di panda non esistono: per questo abbiamo sempre pensato che avessero una vita sociale ridotta al minimo indispensabile. In realtà, dice uno studio pubblicato sulla rivista Ursus, la situazione è molto diversa: i panda hanno una rete sociale complessa e basata in gran parte sullo scambio di informazioni asincrone, proprio come i nostri social network. Per analizzare meglio il funzionamento di “Pandabook”, il team della Michigan State University che ha condotto lo studio ha usato lo strumento più affidabile quando si tratta di esaminare il comportamento dei panda: la loro cacca.

Proprio come Facebook. In questo modo hanno scoperto, per esempio, che i panda passano molto tempo in compagnia dei loro familiari – tranne durante la stagione degli accoppiamenti, quando “espandono” la loro rete sociale per andare in cerca di un partner. Non c’è però solo il sesso: le tracce odorose lasciate sugli alberi dicono molto anche sulle dimensioni dell’esemplare che le ha lasciate, e certi panda usano questa informazione per girare alla larga dai maschi dominanti. Secondo uno degli autori dello studio, la società dei panda “è come Facebook, e gli alberi sono i loro social media: marcarne uno significa lasciare un messaggio che chiunque può leggere anche se non sei presente, che è trasmesso a un pubblico ampio e che rimane nel tempo – proprio come un post su un social”.

I post sugli alberi. I panda sono infatti difficili da osservare: sono bravi a nascondersi, molto timidi e vivono in foreste dense e impenetrabili. Hanno però anche una notevole produzione giornaliera di cacca: la fanno fino a 90 volte al giorno, e lasciano quindi tracce di sé un po’ ovunque, che permettono di ricostruirne i movimenti senza osservarli direttamente. I panda usano anche un altro odore, in modo a come fanno altri mammiferi: marcano infatti certi alberi con la loro urina, oppure strusciandocisi contro o grattandoli con le unghie. In questo modo lasciano informazioni utili agli altri panda, che riescono a identificare dall’odore l’esemplare che ha marcato l’albero. Usando la cacca per identificare i panda e tracciarne i movimenti, e osservando a quali alberi si avvicinassero gli esemplari, il team ha potuto studiare meglio la struttura di questa società invisibile e basata su messaggi indiretti.

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