I pinguini trovati grazie alla cacca

Una delle regole più importanti della conservazione è che se non sai dove sta un animale non puoi proteggerlo efficacemente. Ecco perché si stanno moltiplicando i metodi indiretti per individuare le specie più sfuggenti: dallo studio delle tracce all’analisi del DNA ambientale lasciato dal loro passaggio. I pinguini imperatore, per esempio, sono una specie sempre più vulnerabile, perché il riscaldamento globale sta colpendo duramente il loro habitat; ed è quindi fondamentale, se vogliamo proteggerli, sapere dove si trovano le loro colonie. Fino a poche settimane fa ne conoscevamo 61, come si legge sulla rivista Antarctic Science, dobbiamo aggiornare il conto a 65: quattro nuove colonie sono state scoperte grazie a due satelliti… e a una notevole quantità di cacca, abbastanza da vedersi dallo spazio.

Cacca dal cielo. I pinguini imperatore sono i pinguini più grandi del mondo, possono raggiungere i 50 kg di peso e il metro d’altezza e sono anche l’unica specie di pinguino che si riproduce durante l’inverno antartico: le loro colonie di accoppiamento possono comprendere migliaia di esemplari, tanto che si riescono a osservare anche dallo spazio, usando un satellite. È così che Peter Fretwell del British Antarctic Survey ha scoperto le nuove colonie: stava analizzando le immagini raccolte tra il 2018 e il 2022 da due strumenti orbitali, il satellite commerciale Maxar WorldView-2 e Sentinel-2, che è invece gestito dall’ESA. Osservando queste foto, Fretwell ha notato quattro aree che, anche dallo spazio, erano di un evidente colore marrone, e ha dedotto che si trattasse di guano di pinguini.

Quasi 6.000 nuove coppie. Ulteriori approfondimenti hanno confermato che le quattro enormi chiazze di cacca corrispondevano con quattro diverse colonie di pinguini imperatore, mai osservate prima. Due di queste si trovano relativamente vicine ad altre colonie già note, e una addirittura sorge a 50 km da una stazione di ricerca russa ormai abbandonata, e che durante il suo periodo di attività non ha mai segnalato l’esistenza di questi pinguini. In tre dei quattro casi, comunque, parliamo di colonie di piccole dimensioni, con meno di 1.000 coppie ciascuna. Fa eccezione quella che si trova dalle parti della piattaforma di ghiaccio Lazarev, in un’area che fino al 2019 ospitava una colonia ormai perduta composta da 4.500 coppie; la nuova colonia non arriva a quei numeri, ma l’assenza (per ora) di immagini ad alta risoluzione rende impossibile un calcolo preciso. In totale, comunque, gli autori dello studio stimano che le quattro nuove colonie “contribuiscano” alla popolazione mondiale di pinguini imperatore con un massimo di 5.700 nuove coppie.

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I complementi indiretti: Schede Didattiche Semplificate

Nell’insegnamento della grammatica italiana nella scuola primaria, uno dei concetti fondamentali è quello dei complementi indiretti. Questi elementi della frase sono di cruciale importanza per comprendere come funzionano le relazioni tra soggetto, verbo e complementi nelle nostre comunicazioni quotidiane. Per facilitare l’apprendimento di questo argomento, è essenziale fornire schede didattiche semplificate che aiutino gli studenti a comprendere e applicare correttamente i complementi indiretti. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono i complementi indiretti, come vengono utilizzati e forniremo risorse didattiche utili per insegnare questo concetto in modo efficace nella scuola primaria.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “I complementi indiretti: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“.
Indice

Cosa sono i Complementi Indiretti
I complementi indiretti sono elementi della frase che indicano a chi o a cosa è destinata l’azione del verbo. Rispondono alla domanda “A chi?” o “A cosa?” e spesso sono introdotti dalle preposizioni “a” o “per”. È importante distinguere i complementi indiretti dai complementi diretti, che indicano l’oggetto diretto dell’azione del verbo.
Utilizzo dei Complementi Indiretti
I complementi indiretti sono utilizzati in una varietà di contesti per indicare il destinatario o il beneficiario dell’azione del verbo. Ad esempio, nella frase “Ho regalato un libro a mia sorella”, “a mia sorella” è il complemento indiretto che indica a chi è stato destinato il regalo. Inoltre, i complementi indiretti possono essere utilizzati con verbi che esprimono concetti come dare, regalare, parlare, scrivere e molti altri.
Schede Didattiche Semplificate per la Scuola Primaria
Per aiutare gli studenti della scuola primaria a comprendere i complementi indiretti, è importante fornire schede didattiche semplificate che illustrino chiaramente il concetto e offrano esercizi pratici. Le schede dovrebbero includere spiegazioni chiare, esempi pertinenti e attività interattive che coinvolgano gli studenti nella pratica dell’uso dei complementi indiretti in contesti significativi.
Esempi di Attività Didattiche

Identificazione dei Complementi Indiretti: Gli studenti possono essere forniti con una serie di frasi e chiesto di individuare il complemento indiretto in ciascuna frase. Questo esercizio aiuta a consolidare la comprensione del concetto e a praticare l’identificazione dei complementi indiretti nella comunicazione quotidiana.
Creazione di Frasi con Complementi Indiretti: Gli studenti possono essere incoraggiati a creare le proprie frasi utilizzando i complementi indiretti. Questa attività promuove la creatività e aiuta gli studenti a comprendere come utilizzare i complementi indiretti in contesti reali.
Gioco del Riempi-Gli-Spazi: Gli studenti possono essere dati dei testi con gli spazi vuoti dove inserire i complementi indiretti mancanti. Questo gioco rende l’apprendimento divertente e stimolante, incoraggiando gli studenti a pensare in modo critico e applicare ciò che hanno imparato.

Conclusioni
In sintesi, i complementi indiretti sono un concetto importante nella grammatica italiana e insegnarli in modo efficace richiede risorse didattiche appropriate e attività coinvolgenti. Utilizzando schede didattiche semplificate e attività pratiche, gli insegnanti possono aiutare gli studenti della scuola primaria a comprendere e applicare correttamente i complementi indiretti nelle loro comunicazioni. Con una solida comprensione di questo concetto, gli studenti saranno in grado di comunicare in modo più efficace e preciso in italiano.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “I complementi indiretti: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘I complementi indiretti’: Italiano per la Scuola Primaria

Cos’è un complemento indiretto?
Un complemento indiretto è una parte della frase che indica a chi o a cosa è destinata l’azione del verbo.

Come si riconosce un complemento indiretto nella frase?
Il complemento indiretto risponde alla domanda “A chi?” o “A cosa?” rispetto all’azione del verbo.

Quali parole possono essere complementi indiretti?
Le parole che possono essere complementi indiretti sono spesso introdotte dalle preposizioni “a” o “per” e indicano il destinatario o il beneficiario dell’azione del verbo.

Ci possono essere più complementi indiretti nella stessa frase?
Sì, in alcune frasi possono esserci più complementi indiretti che indicano destinatari diversi dell’azione del verbo.

Qual è la differenza tra complemento indiretto e complemento diretto?
Il complemento indiretto indica il destinatario o il beneficiario dell’azione del verbo, mentre il complemento diretto indica l’oggetto diretto dell’azione.

Quali verbi richiedono obbligatoriamente un complemento indiretto?
Verbi come “regalare”, “dire”, “scrivere”, che implicano una destinazione o un destinatario, richiedono obbligatoriamente un complemento indiretto.

Come posso praticare l’uso dei complementi indiretti?
Puoi praticare l’uso dei complementi indiretti creando frasi o dialoghi in cui gli studenti devono inserire correttamente il complemento indiretto appropriato per l’azione del verbo.

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