Si è tenuto oggi il secondo round dell’incontro tra Ministero e sindacati sul tema del reclutamento docenti.
Martedì sera, a sorpresa, il Ministero aveva annunciato la volontà di bandire un nuovo concorso riservato in primavera per precari con almeno 3 anni di servizio in possesso dei 24 CFU. Oggi le carte in tavola sono cambiate.
Come si apprende, infatti, il Ministero avrebbe accantonato la proposta, reputando i tempi di realizzazione troppo lunghi e dalla dubbia utilità per garantire l’assunzione fin dal prossimo anno scolastico per migliaia di precari.
È stata proposta dal Ministero, invece, l’assunzione dalle attuali GPS/GAE, con un percorso formativo universitario da seguire.
Come afferma Marcello Pacifico (Anief), “si è arrivato alla definizione di una proposta comune tra parti sindacali e amministrazione per ottemperare all’esigenza di valorizzare l’esperienza prestata dai precari della scuola italiana nella modifica della fase transitoria prevista dal PNRR senza tradirne il fine formativo e qualificativo“.
Si andrebbe così ad armonizzare il doppio canale di reclutamento con la formazione universitaria prevista dal PNRR. Ricordiamo che attualmente il PNRR prevede per i futuri concorsi che i vincitori in anno di formazione e prova dovranno conseguire ulteriori 30 CFU di formazione.
Gli incontri tra Ministero e parti sindacali sono state riaggiornati, aggiunge Pacifico, in seguito all’incontro del Governo con la Commissione Europea, che dovrà esprimersi sulle proposte di modifiche alla fase transitoria di reclutamento presente nel PNRR. Resta dunque da comprendere se la Commissione Europea darà il benestare a tali modifiche e quali saranno i numeri, la modalità formativa effettivamente scelta per gli assunti e ulteriori richieste di correzioni, qualora la proposta andasse in porto.
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