Come fa il luminol a vedere il sangue?

Il luminol è “il peggior nemico di un criminale e il miglior amico di uno scienziato forense”, o almeno così fu definito da un anonimo e arguto osservatore. In effetti, nonostante ogni tentativo di fare pulizia delle proprie malefatte, anche i criminali più incalliti non possono nulla contro questo asso nella manica di scienziati e investigatori. Basta uno spruzzo e anche le più vecchie macchie di sangue salteranno fuori, meglio se illuminate da una particolare lampada a infrarossi.

100 anni di Luminol. Sorprenderà scoprire che tale test non è neanche così moderno. Nel dettaglio, le proprietà della sostanza bioluminescente emersero quasi un secolo fa, nel 1928, grazie al chimico tedesco H.O. Albrecht, che fu il primo ad accostare il sangue (o meglio, l’ematina in esso contenuta) al “luminolo”, innescando la specifica reazione chimica. 

Chemiluminescenza. Già nei decenni immediatamente successivi fu messo a punto un procedimento efficace e molto simile a quello attuato oggi dagli investigatori. Il luminolo (C8H7N3O2) si presenta sotto forma di polverina, da mescolare con una soluzione contenente idrossido e perossido di idrogeno per migliorarne l’efficacia. Il composto, riversato in un erogatore spray, viene poi spruzzato sulle aree dove si pensa possa essere stato ripulito del sangue. Se, effettivamente, questo era presente, il ferro contenuto nelle tracce rimaste reagirà con la sostanza e produrrà l’immediata emissione di una luce blu-verde, visibile per circa 30 secondi. Tale reazione prende il nome di chemiluminescenza.

Falsi negativi. L’efficacia del test è sorprendente, in alcuni casi sono state trovate tracce di sangue anche a decenni di distanza dal delitto, e gli scienziati hanno addirittura scoperto che più vecchia è la macchia e più a lungo dura la luminescenza. Un’altra dote del luminol è che non influisce sul DNA della traccia, lasciando intatta la possibilità di effettuare un’analisi per risalire all’identità della vittima. C’è però anche un rovescio della medaglia, il test non è esente da falsi negativi, soprattutto in presenza di metalli, candeggina domestica o fenomeni di perossidasi vegetale, che possono ingannare il composto e innescare la luminescenza. Resta in ogni caso la sicurezza comprovata che se del sangue è stato lavato via da una superficie, non importa quanto bene lo si possa pulire, di sicuro riemergerà con una singola spruzzata.

Il luminol è in grado di scoprire macchie ematiche persino su un pavimento lavato apposta per eliminarle: agisce, infatti, anche con una diluizione di 1:100.000 (cioè una parte di sangue in 100.000 parti di acqua).

Continua la lettura su: https://www.focus.it/scienza/scienze/come-funziona-luminol-trace-sangue--scena-del-crimine-omicidio-indagini Autore del post: Focus Rivista Fonte: http://www.focus.it

Articoli Correlati

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000