Cerruti dell'Afi propone agli Stati Generali “il Golden Power della cultura”

Mettere “a regime quella che definisco il Golden Power della cultura”. E’ la richiesta che arriva dal presidente dell’Afi, l’Associazione Fonografici Italiani, Sergio Cerruti ospite del panel ‘Il nuovo mondo dell’editoria, le trasformazioni del mercato audiovisivo: leggere i mestieri del futuro’ che si è tenuto nell’ambito degli Stati Generali della Cultura de ‘Il Sole 24 Ore’ in programma oggi al Museo del Risorgimento di Torino, intitolati ‘Le nuove frontiere. Costruire il patrimonio culturale del futuro’ e dedicati allo sviluppo dell’industria culturale italiana.

Cerruti, presidente dell’Afi apre il suo intervento specificando che “quello della cultura è un comparto ancora non completamente intercettato dalle Istituzioni, una dorsale industriale del Paese composta da milioni di aziende che economicamente e finanziariamente hanno sempre provveduto a sorreggersi in maniera autonoma anche nei momenti di difficoltà, basti pensare di come siamo stati trattati con le misure emergenziali a causa del Covid”.

Al Panel sono presenti diverse personalità tra imprenditori, esperti ed operatori di settore. “Siamo ancora costretti a utilizzare nomi altisonanti come quelli presenti oggi a Torino per portare attenzione su questo settore e sul lavoro che ognuno di noi credo faccia con rispetto e dedizione. La cultura ci identifica e ci unisce generando una forza vitale per l’economia del nostro Paese ma di noi ci si ricorda solo quando gli artisti ci fanno divertire o intrattengono le nostre giornate. Tutto questo fa riflettere”, aggiunge Cerruti.

Se da un lato è evidente che le Istituzioni ignorino le potenzialità economiche del nostro settore e in particolar modo del comparto musicale – spiegano da Afi – dall’altro i grandi gruppi finanziari stranieri vengono nel nostro Paese a fare la spesa da quando i diritti musicali sono diventati la nuova frontiera d’investimento nell’economia reale: “Mentre noi lottiamo per affermarci tra seminari e dibattiti, dall’estero si comprano beni e asset di aziende italiane del settore, portandosi via l’immenso patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Ciò che chiedo da tempo alle Istituzioni – conclude il presidente di Afi Sergio Cerruti – è di mettere a regime quella che definisco il Golden Power della cultura per fermare l’acquisto sfrenato dei grandi fondi internazionali e sostenere le imprese culturali e creative affinché rimangano nel nostro Paese.”

Da qui l’appello finale del Presidente ad Intesa San Paolo per la costituzione di un fondo che posizioni l’Italia al passo con gli altri Paesi e che consenta di mantenere in Italia ciò che chiamiamo italiano.

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