In crescita gli utenti della Sala Studio dell’Archivio Centrale dello Stato

L’Archivio Centrale dello Stato è impegnato a migliorare la qualità dei servizi offerti all’utenza e agli studiosi. Il Servizio di Sala studio, in particolare, ha richiesto un deciso potenziamento. A tale scopo, l’Archivio ha inserito nel 2022 alcune risorse esterne con preparazione adeguata a supporto dei servizi di accoglienza e di movimentazione della documentazione.

“In questo modo, si è garantita anche una estensione dell’orario di apertura pomeridiana, richiesto a gran voce dagli studiosi, e si è implementato il numero dei pezzi dati in consultazione agli studiosi presenti in Sala studio”, spiega il direttore generale e sovrintendente Andrea De Pasquale.

A conferma del volume di attività della Sala studio ci sono i numeri: 1.286 nuove registrazioni di utenti, 1.847 domande di ammissione alla ricerca presentate, 43.500 pezzi movimentati, 927 richieste di digitalizzazione dei documenti.

Al fine di offrire agli utenti strumenti di ricerca completi e consultabili anche da remoto, l’Archivio ha proceduto alla digitalizzazione massiva di oltre 1.500 inventari cartacei, nell’ambito del progetto della Teca digitale.

Oltre alla Sala studio, l’ACS ha allestito la sala delle Raccolte speciali in modo da garantire la consultazione della documentazione sui drammatici eventi e le stragi che hanno insanguinato l’Italia dal 1969 al 1984, de-secretata e versata in anticipo rispetti ai tempi previsti dalla norma (30 anni) sulla base delle Direttive dei Presidenti del Consiglio Prodi (2008), Renzi (2014) e Draghi (2021). Quest’ultima Direttiva, in particolare, ha esteso i criteri di individuazione e versamento della documentazione, comprendendovi anche quella concernente l’organizzazione Gladio e quella relativa alla Loggia Massonica P2.

In questo ambito, l’Archivio Centrale dello Stato ha affidato a due società i servizi di digitalizzazione, riordino e descrizione archivistica della documentazione in formato analogico e la descrizione informatica e il riordino della documentazione in formato digitale.

Inoltre, per garantire l’efficienza e lo sviluppo evolutivo del sistema informativo archivistico attraverso il quale la documentazione viene consultata, l’ACS impiegherà ulteriore risorse appena accreditate dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Archivi.

Si avvieranno, infine, anche gli interventi di digitalizzazione e di pubblicazione della documentazione del Ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Divisione affari riservati (cosiddetta Circonvallazione Appia), circa di 72.000 documenti da rendere disponibili agli studiosi.

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