Ecco i finalisti dei Comedy Pet Awards 2023

Nati tre anni fa come costola dei Comedy Wildlife Photography Awards, che premiano ogni anno dal 2015 le foto di natura più buffe, i Comedy Pet Awards sono, come suggerisce il nome, dedicati esclusivamente agli animali domestici.

Lo spirito, però, è sempre lo stesso: coglierli in momenti comici e inaspettati, al puro e semplice scopo di farci una risata e dimenticarci, per qualche istante almeno, di tutto quello che succede nel mondo.

Comedy Pet Awards 2023

“A life changing event” di Michel Zoghzoghi.
© Michel Zoghzoghi/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“So this is the source of happiness” di Corinne Mooser.
© Corinne Mooser/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“Pop up” di Kazutoshi Ono.
© Kazutoshi Ono/Comedy Pets

Tutti i finalisti. L’appuntamento estivo con i Comedy Pet Awards sta diventando un’abitudine sempre più piacevole: proprio quando il caldo raggiunge il suo apice, l’organizzazione comunica la selezione dei 25 finalisti che si giocheranno il titolo di “pet più buffo dell’anno”. E anche quest’anno, puntuale come un’ondata di calore estiva, il momento è arrivato: ora sappiamo quali sono gli animali domestici più buffi del 2023. Grande protagonista quest’anno è… il calcio.

Comedy Pet Awards 2023

“Bidule as goal keeper” di Felix Larcher.
© Felix Larcher/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“Football free kick” di Kenichi Morinaga.
© Kenichi Morinaga/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“My face when my crush says hi” di Kerstin Leichtenmuller
© Kerstin Leichtenmuller/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“A lovely couple” di Lana Polyakova.
© Lana Polyakova/Comedy Pets

Cani, gatti e… il resto. Come prevedibile, la selezione comprende soprattutto cani e gatti: in Italia, dove il 40% della popolazione ha un animale domestico, i primi restano i preferiti (42% del totale dei pet), con i secondi a inseguire con il 34%.

Quest’anno, poi, la selezione dei finalisti è ancora più monopolizzata: si segnalano solo un cucciolo di furetto e una tartaruga a spezzare il duopolio.

Comedy Pet Awards 2023

“The first outdoor walk” di Darya Zelentsova.
© Darya Zelentsova/Comedy Pets

Comedy Pet Awards 2023

“Edgar’s dandelion” di Jonathan Casey.
© Jonathan Casey/Comedy Pets

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Sony World Photography Awards, il fotografo italiano degli “acchiappanuvole” premiato per la sostenibilità

“Stavo lavorando ad un altra commissione nei quartieri poveri di Lima, in Perù, e ho notato sulle colline delle strane reti verdi, erette sui crinali. Ho chiesto in giro e ho scoperto che i locali le costruiscono per catturare le nuvole e raccogliere l’acqua”. Alessandro Cinque racconta così la genesi di “Atrapanieblas” (letteralmente “acchiappanuvole”), il progetto fotografico con cui ha vinto il Sustainability Prize del Sony World Photography Awards.Ideato in collaborazione con la United Nations Foundation e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures, il premio è stato indetto quest’anno per la prima volta. Lo scopo, spiegano gli organizzatori, è offrire visibilità alle “storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU”.Gli acchiappanuvole (o acchiappanebbie) delle foto di Cinque sono strutture costruite con reti ombreggianti sulle colline della capitale, nei quartieri più poveri dove i campesinos delle Ande si stabiliscono, spesso illegalmente, quando si trasferiscono nella grande città per cercare lavoro. Quando le nuvole e la nebbia le attraversano, le reti condensano l’acqua e la convogliano nelle cisterne dalle quali poi viene distribuita alla comunità. Con questo metodo gli abitanti riescono a raccogliere ogni giorno fino a 200 litri d’acqua, che non devono così comprare a caro prezzo.

Nelle invasiòn di Lima

“Il paradosso di Lima è che nei quartieri più ricchi l’acqua costa il giusto. Ma qui, nelle invasión (il nome locale degli insediamenti, nda) il prezzo è molto più alto, perché non ci sono infrastrutture”, spiega Cinque, che nella capitale peruviana si è trasferito nel 2019.

“I più poveri finiscono per dover comprare l’acqua dalle aziende, che la portano in grandi cisterne. Il paradosso è che queste persone vengono da villaggi delle Ande attratti dalla promessa capitalista e neoliberista di uno status economico, e si ritrovano invece a vivere in insediamenti dove si possono comprare la tv o il cellulare ma manca l’acqua, o dove devono comprarsi le verdure che nelle Ande si coltivavano da soli”.

Alla Somerset House, dove abbiamo potuto visitare in anteprima le immagini dei vincitori di tutte le categorie del premio, passiamo in rassegna le foto della serie assieme a Cinque. “Lui è Abel Cruz, gli atrapanieblas che ho fotografato sono una sua idea”, spiega il fotografo mentre ci soffermiamo sul ritratto di un uomo sulla sessantina, seduto contro lo sfondo senza colori del cielo di Lima, “la gris” (la grigia) come la chiamano i locali. “Abel è arrivato con una invasión negli anni ’80, poi ha potuto studiare ingegneria. Mi ha detto che gli acchiappanebbia sono una sua idea, ma so che in realtà non è vero. Per lui però è una questione di orgoglio, perché questa soluzione semplice e sostenibile libera un’intera comunità dal peso economico dell’acquisto dell’acqua”.

® Alessandro Cinque, vincitore del Sustainability Prize al Sony World Photography Awards 2023 – Perù 

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