Chi ha vinto il Sony World Photography Awards, e perché

La sterilizzazione forzata delle donne groenlandesi negli anni ’60 e ’70 del ‘900, le steppe radioattive del Kazakistan, le storie di violenza e riscatto delle donne della comunità sud-asiatica britannica. Sono alcuni dei temi difficili, toccanti e profondi che i fotografi finalisti del Sony World Photography Awards 2024 hanno affrontato con le loro storie visuali e le loro immagini.

Spiralkampagnen

L’ambito premio di fotografo dell’anno, che quest’anno compie diciassette anni, è andato a Juliette Pavy, giovane fotografa francese ancora poco conosciuta, che ha conquistato la giuria della World Photography Organisation con una storia intensa e attuale. Il progetto si chiama “Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women” ed è un’indagine fotografica documentaristica che esplora le gravi e durature conseguenze della campagna di controllo involontario delle nascite condotta dalle autorità danesi in Groenlandia negli anni Sessanta e Settanta ai danni di migliaia di donne Inuit.

Continua la lettura su: https://www.repubblica.it/tecnologia/blog/punctum/2024/04/22/news/chi_ha_vinto_il_sony_world_photography_awards_e_perche-422696787/?rss Autore del post: La Repubblica Fonte: https://www.repubblica.it

Articoli Correlati

Sony World Photography Awards, il fotografo italiano degli “acchiappanuvole” premiato per la sostenibilità

“Stavo lavorando ad un altra commissione nei quartieri poveri di Lima, in Perù, e ho notato sulle colline delle strane reti verdi, erette sui crinali. Ho chiesto in giro e ho scoperto che i locali le costruiscono per catturare le nuvole e raccogliere l’acqua”. Alessandro Cinque racconta così la genesi di “Atrapanieblas” (letteralmente “acchiappanuvole”), il progetto fotografico con cui ha vinto il Sustainability Prize del Sony World Photography Awards.Ideato in collaborazione con la United Nations Foundation e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures, il premio è stato indetto quest’anno per la prima volta. Lo scopo, spiegano gli organizzatori, è offrire visibilità alle “storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU”.Gli acchiappanuvole (o acchiappanebbie) delle foto di Cinque sono strutture costruite con reti ombreggianti sulle colline della capitale, nei quartieri più poveri dove i campesinos delle Ande si stabiliscono, spesso illegalmente, quando si trasferiscono nella grande città per cercare lavoro. Quando le nuvole e la nebbia le attraversano, le reti condensano l’acqua e la convogliano nelle cisterne dalle quali poi viene distribuita alla comunità. Con questo metodo gli abitanti riescono a raccogliere ogni giorno fino a 200 litri d’acqua, che non devono così comprare a caro prezzo.

Nelle invasiòn di Lima

“Il paradosso di Lima è che nei quartieri più ricchi l’acqua costa il giusto. Ma qui, nelle invasión (il nome locale degli insediamenti, nda) il prezzo è molto più alto, perché non ci sono infrastrutture”, spiega Cinque, che nella capitale peruviana si è trasferito nel 2019.

“I più poveri finiscono per dover comprare l’acqua dalle aziende, che la portano in grandi cisterne. Il paradosso è che queste persone vengono da villaggi delle Ande attratti dalla promessa capitalista e neoliberista di uno status economico, e si ritrovano invece a vivere in insediamenti dove si possono comprare la tv o il cellulare ma manca l’acqua, o dove devono comprarsi le verdure che nelle Ande si coltivavano da soli”.

Alla Somerset House, dove abbiamo potuto visitare in anteprima le immagini dei vincitori di tutte le categorie del premio, passiamo in rassegna le foto della serie assieme a Cinque. “Lui è Abel Cruz, gli atrapanieblas che ho fotografato sono una sua idea”, spiega il fotografo mentre ci soffermiamo sul ritratto di un uomo sulla sessantina, seduto contro lo sfondo senza colori del cielo di Lima, “la gris” (la grigia) come la chiamano i locali. “Abel è arrivato con una invasión negli anni ’80, poi ha potuto studiare ingegneria. Mi ha detto che gli acchiappanebbia sono una sua idea, ma so che in realtà non è vero. Per lui però è una questione di orgoglio, perché questa soluzione semplice e sostenibile libera un’intera comunità dal peso economico dell’acquisto dell’acqua”.

® Alessandro Cinque, vincitore del Sustainability Prize al Sony World Photography Awards 2023 – Perù 

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000