Il topo (non) estinto delle Filippine

L’eruzione del Pinatubo, un vulcano che svetta sull’isola di Luzon, nelle Filippine, è stato uno degli eventi più catastrofici del secolo scorso: avvenuta nel giugno 1991, fu la seconda eruzione più potente del XX secolo dopo quella del Novarupta, in Alaska, nel 1912, e ricoprì un’immensa area dell’isola di uno strato di rocce, cenere e lapilli profondo 200m, che uccise 800 persone e distrusse la foresta circostante.
A caccia di mammiferi. Tra le vittime della catastrofe ci fu anche il topo di foresta di Luzon dal muso lungo, una specie endemica non solo delle Filippine, ma dell’area circostante il vulcano, della …

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I Mammiferi: Schede Didattiche per la Scuola Primaria

I mammiferi sono una classe affascinante di creature che popolano il nostro pianeta. Sono animali a sangue caldo, dotati di pelliccia o pelo, ghiandole mammarie e cuore a quattro camere. Questi animali straordinari variano in dimensioni e habitat, ma condividono alcune caratteristiche fondamentali che li rendono unici.
In questo articolo, esploreremo il mondo affascinante dei mammiferi attraverso schede didattiche pensate appositamente per la scuola primaria, con un focus particolare sulle scienze per bambini.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “I Mammiferi: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Scienze per bambini“.
Cos’è un Mammifero?
I mammiferi sono animali vertebrati con alcune caratteristiche chiave. Hanno la pelle coperta di pelo o pelliccia, che li aiuta a regolare la temperatura corporea. Posseggono cuore a quattro camere, il che significa che il loro sangue viene separato in modo efficace, garantendo una distribuzione ottimale di ossigeno. Inoltre, le femmine dei mammiferi producono latte per nutrire i loro piccoli attraverso ghiandole mammarie.
Diversità dei Mammiferi
I mammiferi sono incredibilmente vari in termini di dimensioni, forme e abitudini di vita. Dai minuscoli topi ai giganteschi elefanti, dal volo degli uccelli pipistrello alla nuotata dei delfini, i mammiferi occupano una vasta gamma di nicchie ecologiche. Queste differenze sono spesso il risultato di adattamenti evolutivi alle condizioni ambientali.
Adattamenti Mammiferi
I mammiferi si sono adattati a vivere in una varietà di ambienti, dalle foreste pluviali alle regioni polari. Alcuni hanno sviluppato artigli affilati per la caccia, mentre altri hanno zampe adatte alla corsa o alla scalata. Alcuni mammiferi sono notturni, mentre altri sono diurni. Queste specializzazioni sono cruciali per la loro sopravvivenza.
La Riproduzione nei Mammiferi
Le femmine dei mammiferi producono latte per nutrire i loro piccoli. Questa forma di nutrizione è un vantaggio cruciale che ha contribuito alla loro sopravvivenza. Le ghiandole mammarie si sono evolute per produrre latte con nutrienti essenziali per la crescita dei cuccioli. Questo è un argomento interessante da esplorare con i bambini.
Mammiferi in Pericolo
È importante insegnare ai bambini l’importanza della conservazione dei mammiferi. Molte specie sono a rischio di estinzione a causa dell’attività umana, come la deforestazione e la caccia eccessiva. Possiamo incoraggiare i giovani a diventare attivisti per la conservazione e a impegnarsi nella protezione delle specie in pericolo.
Schede Didattiche sui Mammiferi per la Scuola Primaria

Cos’è un Mammifero? – In questa sezione, introdurremo ai bambini la definizione di mammifero e spiegheremo le principali caratteristiche che li distinguono dagli altri animali. Saranno inclusi esempi di mammiferi noti, come cani, gatti e elefanti.

Dove Vivono i Mammiferi? – I mammiferi si trovano in una vasta gamma di habitat in tutto il mondo. Questa sezione illustrerà i diversi tipi di habitat in cui vivono i mammiferi, dai deserti alle foreste tropicali, e come si sono adattati a queste diverse condizioni.

La Struttura del Corpo dei Mammiferi – Qui esploreremo la struttura del corpo dei mammiferi, inclusi i loro organi sensoriali, le zampe e le diverse modalità di locomozione. Sarà enfatizzata l’importanza di queste caratteristiche nella sopravvivenza dei mammiferi.

La Riproduzione dei Mammiferi – I mammiferi hanno un modo unico di riprodursi, con le madri che allattano i loro piccoli con il latte materno. Questa sezione spiegherà il ciclo di vita dei mammiferi e come si prendono cura dei loro cuccioli.

Mammiferi in Via di Estinzione – Sarà introdotta la triste realtà dell’estinzione di alcune specie di mammiferi a causa dell’attività umana. Gli studenti saranno incoraggiati a riflettere sull’importanza della conservazione della fauna selvatica.

Attività Pratiche – In questa sezione, proporremo attività pratiche legate all’apprendimento sui mammiferi, come la creazione di maschere di animali, la realizzazione di tracce e impronte, e la costruzione di modelli di mammiferi.

Conclusioni
Le schede didattiche sui mammiferi per la scuola primaria sono uno strumento educativo prezioso per insegnare ai bambini l’importanza della diversità della vita sulla Terra e il ruolo che i mammiferi svolgono nell’ecosistema. Questo approccio interattivo all’apprendimento aiuterà gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza e apprezzamento per il mondo naturale che li circonda.
Nel promuovere la curiosità e l’entusiasmo dei bambini per i mammiferi, si può incoraggiare ulteriormente l’apprendimento attraverso visite a zoo, riserve naturali e musei di storia naturale. Inoltre, la lettura di libri e la visione di documentari sulla vita dei mammiferi possono ampliare ulteriormente la loro conoscenza.
In conclusione, le schede didattiche sui mammiferi per la scuola primaria sono un modo eccellente per coinvolgere i bambini nell’apprendimento divertente e significativo sulla natura e sull’importanza della conservazione della fauna selvatica. Queste risorse educative forniranno una base solida per la loro comprensione dei mammiferi e del mondo naturale in generale.

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Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

Vulcano a Tonga: ecco che cosa è successo

Il 15 gennaio 2022 il vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai ha devastato l’arcipelago di Tonga. L’eruzione ha innescato uno tsunami che si è spinto fino ai Caraibi e ha generato onde nell’atmosfera che hanno viaggiato per più volte attorno al nostro pianeta.
Successivamente parte del materiale che era stato espulso ha raggiunto una quota di circa 58 chilometri, superando tutte le emissioni note negli ultimi secoli. Dopo questa eruzione, i geologi di tutto il mondo si sono chiesti quali potessero essere state le cause di un simile evento. Iniziano ad arrivare le risposte. Uno studio che è riuscito a spiegare perché l’eruzione è stata così violenta è stato infatti pubblicato sulla rivista Earthquake Research Advance da Melissa Scruggs dell’UC Santa Barbara e da alcuni alcuni collaboratori.

Il giorno prima… Le conclusioni di questa ricerca suggeriscono che le cause della eccezionale violenza dell’eruzione sono da ricercare in un fenomeno avvenuto il giorno prima. Il 14 gennaio 2022, infatti, si verificò una eruzione sottomarina, che non fu particolarmente violenta, ma che fece collassare la bocca del vulcano che si trovava sotto la superficie dell’oceano. Ciò ha consentito all’acqua il mare di entrare a contatto con il magma che era molto vicino alla superficie.
L’enorme quantità d’acqua che si è trasformata in vapore ha contribuito ad aumentare la violenza dell’eruzione del 15 gennaio. «È stata sicuramente la più grande eruzione avvenuta dopo quella del Monte Pinatubo, Filippine, del 1991», ha spiegato Scruggs: «questa potrebbe essere stata ancor più violenta e forse è paragonabile all’eruzione del Krakatoa del 1883, la cui esplosione fu sentita a quasi 5.000 chilometri di distanza.»

Nel disegno a) si osserva la linea di contatto tra la Placca del Pacifico (a destra) e la Placca Indo-Australiana (o semplicemente Australiana). La prima affonda sotto la seconda e fondendosi genera magmi che originano vulcani esplosivi come il Tonga. Nel disegno b) si vede la sezione della crosta terrestre e si può osservare come la Placca del Pacifico si incunea sotto la Placca Australiana. Le stelline gialle indicano i terremoti che si verificano in quella zona. Andando in profondità, la placca si riscalda e origina i magmi che salgono verso l’alto. Il disegno c) mostra le stesse caratteristiche del disegno b), ma indicando in blu le aree più fredde e in giallo-rosso le più calde.
© David A.Yuen, Melissa A.Scruggs e altri

Sulla linea. Il vulcano Tonga è uno dei tanti vulcani che si trovano lungo il Tofua Volcanic Arc, che è la linea immaginaria che separa la placca dell’Oceano Pacifico con quella Indo-australiana. Le isole Hunga Tonga e Hunga Ha’apai, che c’erano prima dell’esplosione del 15 gennaio, erano semplicemente due punti della caldera del vulcano che emergevano dal mare. Oggi, dopo l’ultima eruzione, non esistono più. «L’ultima isola comparsa nell’oceano», spiega Scruggs, «è emersa dal mare nel 2015, ma oggi non esiste più. Se non fossimo stati nell’era satellitare è molto probabile che nessuno avrebbe mai visto quell’isola.»

Cronologia. La ricerca ha permesso anche di determinare con precisione l’evolversi dei fatti del 15 gennaio: l’evento è iniziato alle 05:02 ora italiana, con una serie di terremoti, durati per circa 13 minuti, attorno al vulcano. L’eruzione è stata particolarmente violenta durante le prime due ore per poi svanire nell’arco di 12 ore. Il vulcano aveva già eruttato nel 2019, nel 2015 e nel 2014, ma non aveva mai raggiunto la violenza dell’ultima eruzione. 
C’è da lavorare. Gli autori dello studio hanno stabilito che il 15 gennaio vennero messi in atmosfera circa 1,9 chilometri cubi di materiale. «Ma ciò che è impressionante non è la quantità di materiale emesso, che rispetto ad altre eruzioni non è particolarmente elevato, ma la violenza con la quale è stato eruttato. E questo è stato provocato dalla miscelazione dell’acqua oceanica con il magma presente nella camera magmatica», ha sottolineato la vulcanologa. Il gruppo di ricercatori sottoline quanto lavoro ci sia ancora da fare per studiare e tenere sotto controllo le migliaia di vulcani sottomarini sparsi in tutti gli oceani, di cui si conosce ancora pochissimo.

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