Falso progresso, alienazione e divertimento come solo scopo: ma in nome di cosa?
Oltre che ben noto linguista, Raffaele Simone è un ispirato e dotato moralista, un critico della cultura sociale che ripetutamente e soprattutto in età matura è uscito dai confini della sua disciplina con libri come “L’università dei tre tradimenti” (1993), “Il paese del pressappoco” (2005), “Il mostro mite” (2008), “Presi nella rete” (2012). Ma da saggista Simone resta prudentemente professorale peccando (se peccato è) di intemperanze bibliografiche.
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